Non aveva nostalgia
di un tempo non suo
quando doveva essere felice,
ma la vita sferzava,
impietosa,
modellando la bellezza
in perenne malinconia.
Non aveva nostalgia
di quei luoghi conosciuti,
e freddi fino alla crudeltà,
che le facevano serrare i denti
e resistere, come solo
chi si crede fragile può resistere.
Non aveva nostalgia
della giovinezza perduta,
e del lungo cammino
che allora le restava,
per osare sperare.
Non aveva nostalgia
di sé, né degli altri,
abitanti di una prigione
cui si stava abituando.
Il cammino si è fatto più corto
ma lungo il tragitto fioriscono le viole
e lei ha nuovi occhi
per guardarle.
L’ aria ora la carezza, e sa di buono.
©Lucia Lorenzon, 25 gennaio 2018
dalla cadenza lenta e misurata lei si guarda indietro ma camprende che non è lì che deve guardare ma avanti a sè.
Complimenti
Un caro saluto
Gian Paolo
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Il presente e ciò che verrà. Grazie sempre Gian Paolo. Buona serata 😊
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certamente i presente e il futuro.
Felice fine settimana
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Anche a te😊
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un sorriso
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Guardare avanti e vedere le viole, i profumi, i colori, la gioia, il piacere, il mondo che sorride. Nessuna nostalgia per quello che è stato, amore per un futuro migliore. Bravissima, deliziosa Poetessa. A quando un libro sulle tue poesie?. Lo meriti. Bacio
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Che bello sarebbe! Un sogno Enrico, che spero di realizzare😘
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Brava Lucia!
Che bella!
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Grazie di cuore Vincenza ❤
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A te 🌷
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