Caro papà che non ho

Caro papà che non ho,

papà mai conosciuto, che mi sei stato raccontato da chi ti è stato figlio.
Io non sono stata fortunata con le figure paterne, ho avuto un padre fragile e incapace di occuparsi persino di sè stesso. Finito nei vortici dell’ alcolismo, della depressione, privo di cultura perché nato in una campagna veneta arcaica povera e limitata ma, soprattutto, perché privo della curiosità innata che spinge a costruirsela lo stesso, o comunque a spingere i propri figli verso di essa e non come già in terza media a seppellirla sotto quel “per me puoi fare anche l’operaia” detto alla sua unica figlia già tanto provata.
Ho poi sbagliato , perché quando si lede il rapporto con un padre va a finire che ledi tutti i rapporti con le figure maschili, e sono andata a cercare l’amore di cui ero vuota in un uomo che poi ha rifiutato di fare il padre a mia figlia; e spero di non aver creato con questo un perverso perpetuarsi di errori nel rapportarsi con gli uomini anche nel futuro della mia bambina.
Allora scrivo a te. A te di cui il cui figlio, ormai a tantissimi anni dalla tua morte, parla con la voce innamorata. A te che eri tanto forte quanto dolce, a te che amavi mille cose e mille passioni hai trasmesso. A te che tanto hai amato e tanto sei stato amato. A te che sei morto troppo presto e all’improvviso, lacerando il cuore di coloro che ti amavano ma restandoci dentro, vivo, con tutte le sfumature del tuo amore e colorandone per sempre la visione della vita.
Io non so se da dove ti trovi ora hai saputo chi sono, ma io di te ho saputo, forse poco, ma abbastanza per innamorarmi del padre che sei stato, vedendoti dipinto negli occhi e nel modo d’essere di chi ti è figlio.
Magari guarda anche me dalle montagne dove di certo vivi e tienimi ogni tanto la mano, o fammi un sorriso. Ci sono i padri che ci vengono destinati dalla sorte e quelli che, se avessimo potuto, ci saremmo scelti.
Io fra i tanti di cui ho sentito parlare o ho conosciuto, avrei scelto te.

Buona festa del papà.

Lucia

10 thoughts on “Caro papà che non ho

  1. direi sincere e profondo questo post, dove descrivi il tuo rapporto col padre. Un rapporto spezzato nel tempo.
    Certo la mancanza di una figura paterna può ingenerare problemi di identità e ricercare quella nella figura maschile.
    Sei stata sfortunata ma comunque il tuo post mostra una serenità veramente invidiabile.
    Un abbraccio
    Gian Paolo

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