“Lei e l’Orso” (filastrocca)

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Lei di torti ne aveva subiti tanti
Da cialtroni, ladri, furfanti

Non credeva più, oramai
A quella vita piena di guai

Lacrime, dolore e delusione
Tutto elargito a profusione

Meglio star sola non c’è che dire
Che senso ha tanto soffrire

Così pensava fino a che un giorno
Attraverso il bosco faceva ritorno

Fece un incontro di quelli impossibili
O solo nei sogni, i più incredibili

Lui era un Orso grande e possente
E nulla aveva di rassicurante

Voleva scappare, terrorizzata
Eppure qualcosa l’ha trattenuta

Gli occhi dolcissimi di quell’Orso bruno
Che la guardavano come nessuno

Sembravano gli occhi di un bambino
Era uno sguardo dolce e sereno

Lei si fermò tranquillizzata
Mai quell’Orso l’avrebbe ferita

Lui era un uomo, da una magia    
                                                 trasformato
Lei lo aveva subito amato

Vivon felici tra boschi incantati
Lei e il suo Orso, innamorati.

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