Lei di torti ne aveva subiti tanti
Da cialtroni, ladri, furfanti
Non credeva più, oramai
A quella vita piena di guai
Lacrime, dolore e delusione
Tutto elargito a profusione
Meglio star sola non c’è che dire
Che senso ha tanto soffrire
Così pensava fino a che un giorno
Attraverso il bosco faceva ritorno
Fece un incontro di quelli impossibili
O solo nei sogni, i più incredibili
Lui era un Orso grande e possente
E nulla aveva di rassicurante
Voleva scappare, terrorizzata
Eppure qualcosa l’ha trattenuta
Gli occhi dolcissimi di quell’Orso bruno
Che la guardavano come nessuno
Sembravano gli occhi di un bambino
Era uno sguardo dolce e sereno
Lei si fermò tranquillizzata
Mai quell’Orso l’avrebbe ferita
Lui era un uomo, da una magia
trasformato
Lei lo aveva subito amato
Vivon felici tra boschi incantati
Lei e il suo Orso, innamorati.
Dolcissima questa filastrocca, davvero!
un abbraccio.
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Grazie Laura, un abbraccio a te.💜
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ma che dolcezza! ❤
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Grazie Giuliana!❤
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Poestrocca 😊 Metà poesia e metà filastrocca. Bellissimal’immagine. Brava Lucia
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“Poestrocca”… facciamo lavorare un po’ quelli dell’Accademia della Crusca?
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Ma no dai! Han molto da fare, mi sa. E’ una definizione simpatica.
Buona serata Andrea :-*
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Una fiaba,in rima.Grazie😊.
Buona serata Giorgio .
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.. meglio filastesia? 😊 Forse è la pioggia che mi fa scrivere tante scemenze. Mah! Una cosa è sicura, Lucia e unica … e bravissima. Ciao!
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