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LA BUFALA SULL’ “INSEGNAMENTO GENDER” : PSICOSI TRA WEB E WHATSAPP

C’è un messaggio, che circola in modo virale su Whatsapp, tra i gruppi di mamme di asili e elementari e i gruppi di mamme su facebook che lancia un allarme inquietate sull’ “insegnamento gender” che verrebbe introdotto col nuovo decreto legge Fedeli nelle scuole e asili italiani.
Una bufala, un atto terrorizzante e manipolativo. Si puo’ essere in disaccordo sul decreto legge ma non inventarsene i contenuti.

Il boom dei mercatini dell’usato

“Ogni persona che induca a pensare quanto costa l’abito che porta, non lo sa portare.”
R. Bacchelli

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Esplodono in tutta Italia i negozi che acquistano e rivendono abbigliamento e ogni genere di accessorio per la fascia 0-14 anni.
Oltre la crisi, una trasformazione culturale.
L’ultimo tabù pare sia caduto proprio durante le feste appena trascorse: anche Babbo Natale ha piazzato sotto l’albero qualche regalo usato. Mettendosi, a quanto pare, sulla scia di un travolgente boom che va avanti da tempo.
Abbigliamento in primis ma poi…seggiolini auto, lettini, seggioloni, carrozzine, marsupi, giocattoli, camerette, bilance, sterilizzatori, radioline e via elencando. Lo testimoniano i tanti negozi, spesso raccolti in catene di franchising, specializzate appunto nella compra-vendita di abiti e accessori usati per bambini.
Segno che la sensibilità verso il riuso e contro lo spreco indiscriminato, soprattutto in un quadro di crisi come quello che stiamo attraversando, è qualcosa di più di una semplice tendenza. Ci sono decine di catene, dalla più famosa Baby Bazar a tante altre, e funzionano più o meno tutte nello stesso modo: si porta la merce in conto-vendita e, dopo accurata pulizia e disinfezione, viene rimessa in commercio.
E il boom dell’usato ha travolto anche web e social network.
Pagine e gruppi Facebook dedicati alla vendita, ma anche al baratto o al regalo di accessori e abbigliamento bambini (ma non solo bambini) nascono continuamente.
Qui le regole se le fanno gli utenti, si posta una foto di ciò che si intende vendere, il prezzo, il luogo dove si trova e ci si mette d’accordo.
Il ” rischio”, ovviamente, di incappare nella “fregatura”, è molto più elevato che in negozio, non potendo toccare con mano la merce, ma i prezzi ancora piú convenienti e si possono fare veri “affari”.
Per ridurre il rischio d’acquisto di qualcosa che può rivelarsi diverso da quanto visto su foto, sempre più spesso si trovano gruppi che agiscono all’interno di una Regione, o una Provincia, in modo tale che le compravendite possano essere fatte senza l’aggiunta di spese di spedizione e la persona possa vedere ciò che acquista.
Insomma…l’usato è davvero di moda!
Buoni acquisti!

_Lucia Lorenzon

* Nell’immagine io e mia figlia Stella, a ottobre del 2011

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