31 dicembre 2019

Foto mia, Tre Cime di Lavaredo, 21 settembre 2019

Arrivo con un poco d’affanno alla fine di un altro anno pieno di piccole grandi felicità, di conquiste, di cose che pensavo non avrei fatto più.
Porto nel cuore le Dolomiti riviste dopo più di vent’anni e il timore di non ricamminarci mai, le lacrime di commozione di fronte alle tre Cime di Lavaredo e e i colori incredibili dell’autunno in montagna.
Porto tutte le domeniche dei miei “viaggi a corto raggio” alla scoperta di tanta sconosciuta bellezza , fianco a fianco con la mia bambina.
Porto i quindici giorni al mare, che è il luogo che più amo e mi dà felicità, i km in bici macinati sotto il sole accanto alla laguna di Lignano. La dolce e divertente quotidianità vacanziera madre /figlia che, da sole, a casa, non ci troviamo solitamente a vivere.
Porto una salute che ha riperso colpi rispetto alle conquiste dei due anni precedenti e i passi indietro mi danno una grande ansia.
Porto i successi di Stella, i suoi occhi felici, le tante risate, il casino continuo, la grande sensibilità, il grande carattere, la socievolezza che non mi appartiene molto, ma che, da madre sua ho dovuto migliorare.
Porto ultime volte, ultime magie, ultimi saluti, ma spero di trovarne di nuovi.
Porto consapevolezze e confusioni, equilibri e cadute, stanchezza infinita e forze inattese. Paure nuove cui dovevo essere preparata e non sono. Mutamenti temuti e addii dolorosi all’orizzonte.
Porto la mia fisicità affettiva costretta a contenersi, e tanta voglia di abbracci e carezze.
Porto amici lontani e cari.
Porto la mia dolcezza ma anche la mia rabbia che esplode verso chi non mi ha difeso e lasciata in balia di situazioni che mi hanno fatto male per sempre.
Porto la voglia di perdonare, di risolvere, di superare, il tempo in certi casi é ormai poco.
Porto la speranza di trovare lo spirito per inoltrarmi in un nuovo cammino che vedo tanto faticoso.
Porto una amica troppo triste che non so come aiutare.
Porto un amore immenso, che non avrei mai pensato di sentire per un uomo, che non avrò accanto in questa vita, ma che con Stella é il secondo miracolo della mia esistenza.
Porto la mia capacità di star sola che mi ha resa intransigente e poco capace di compromessi.
Migliaia di foto, disegni, poesie.
Troppa poca concretezza e tante fantasie.
Nuove conoscenze, nuovi insegnamenti, bagni di umiltà.
E poi… devo trovare il modo di dormire, chè non dormo mai, e mangiare meno cioccolata, che consola ma arrotonda, e a 50 anni arrotonda sempre più velocemente, urge aver più cura di me.
Porto alcuni amici virtuali, cui voglio bene davvero, spero nel tempo di poter conoscere personalmente qualcuno, come già è successo quest’anno con uno dei più cari.

Buon 2020, che somigli al vostro cuore, ai vostri sogni, alle speranze più ardite.
Auguri ❤️

Lucia

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