Se, poco più che fanciulla,
Ti avessi scorto
Negli antichi vicoli
Di quella suadente città
Mentre avvolta
Da nebbie (dentro e fuori di me)
Vagavo smarrita
Si fosse aperto,
Improvviso,
Uno squarcio d’azzurro
Non avrei esitato
_No_
Nel darti la mano
Per lasciare la giovane
E dolorosa vita.
Mai ti avrei sentito sconosciuto
Ma subito tua
_E subito mio_
Non sarebbe stata incauta
_Nè violante_
La carezza tua
Sulla pelle sottile e candida
Che un giorno,
In un cattivo tempo,
Ti aveva perduto.
video e poesia molto delicati
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Grazie di cuore 😘
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Bravissima, una poesia intensa ricca di pensieri sulla vita passata. Un abbraccio
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Un piacere leggerti, ciao Lucia e buona giornata
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Grazie Andrea. Buona giornata a te.
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poesia forte e delicata. Con i SE si guarda con nostalgia al passtao, mentre si deve guardare avanti tenendo conto degli errori del passato.
Serena serata
Un abbraccio
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A volte non sono errori. A volte è nostalgia di qualcosa che non è mai stato. Per quanto strana è “inutile” capita. Buona giornata Gian Paolo
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Sereno pomeriggio, Lucia
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splendida e intensa poesia, bellissime le immagini. Riusciremo un giorno a sentire la tua voce? Buona serata Lucia
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Mah…in una pubblicata su YouTube c’è ma è complicato farlo dal cellulare. Buona domenica Giorgio.
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