L’Uomo Che Si Gioca Il Cielo A Dadi (1973)” di Roberto Vecchioni

Ad un figlio e a suo padre, padre che non conosco, ma un po’ m’ immagino cosí.
Vi penso…

“…E quando verrà l’ora

di partire, vecchio mio

scommetto che ti giochi

il cielo a dadi anche con Dio

e accetterà lo giuro

perché in cielo, dove sta,

se non ti rassomiglia che ci fa?

9 thoughts on “L’Uomo Che Si Gioca Il Cielo A Dadi (1973)” di Roberto Vecchioni

  1. È una delle canzoni più belle del primo Vecchioni. È dedicata a suo padre, accanito giocatore e soprattutto inguaribile irresponsabile. Anche se di Vecchioni preferisco la produzione successiva a questo album, mi piace molto.
    Direi anche di attualità. Quando vado in tabaccheria, trovo nugoli di anziani, donne prevalentemente, che si giocano tutta la pensione al Lotto ogni 5 minuti. I proventi vanno allo Stato che non parla mai di questo modo subdolo di riprendersi il denaro appena liquidato dall’INPS. E non solo per mezzo delle lotterie. Viva l’Italia.
    Grazie Lucia di averlo pubblicato.
    Ti abbraccio, Piero

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  2. Vecchioni ha raccontato che era in vacanza ad Ischia, era l’alba. Rincasava dopo aver lasciato una ragazza, Sulla spiaggia incontrò suo padre che si era appena alzato per andare a pescare. Due strade diverse, due mondi, due situazioni quasi opposte.
    Suo padre da buon napoletano aveva il gusto della vita. Di lui il cantante ha sempre detto che era un uomo straordinario piuttosto che esemplare.
    Infatti, come ha scritto Piero, fu un accanito giocatore al limite dell’irresponsabile, ma molto amato da Vecchioni.
    Mi è sempre piaciuta questa canzone, ma amo tutta la produzione di Roberto, , anche se ultimamente, come tutti i cantautori un po’ datati, tende a ripetere le stesse melodie.
    Ciao, Laura

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