A Debora, Alessandra e alle tante “Bea” che conosco…
Non l’avevano ascoltata, Bea, le avevano procurato danni, non l’avevano aiutata mai.
Mai capaci di considerarla distintamente da ciò che era “la norma”.
Lei non rientrava nella norma.
Lei era una sopravvissuta.
Col sorriso mai morto nell’anima ma gli occhi di chi non ci crede piú.
Non credeva più a nessuno.
Ormai sopravvivere era diventato il suo sistema di vita.
In qualche modo…a fatica…sbagliando e pagando ancora personalmente, ma, almeno, non permettendo più che altri facessero scempio di lei senza pagare mai.
Li ascoltava ancora…con diffidenza.
Li metteva alla prova…e puntualmente la deludevano.
Gente sintonizzata con realtà che non erano la sua e incapaci di trovare il punto di ricezione delle sue onde, vibrazioni, parole, prove.
Ciechi, sordi.
Ora lottava solo per resistere, quasi totalmente rassegnata ad una vita claudicante e dura. Riempiedosi di emozioni ma sopendo i sogni.
Sperando, in fondo, sempre, anche senza ammetterlo, di inciampare prima o poi in una speranza.
Lucia
Commovente l’immagine della donna che cammina a piedi nudi per strada stringendo con la mano un mazzo di fiori. Buonanotte Lucia 🌹
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Buona giornata Giorgio. Spero vada meglio qualcosa.
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P.S. Finalmente PRIMO🙂 😊 – Commento da censurare in attesa di quelli dei mostri sacri (Enrico Garrou, Fulvia Luna, Piero e altri per non parlare delle tue sagge risposte 😟 Sei la mia migliore medicina, almeno spero; se così non fosse …. Buonanotte Lucia
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Come vedi nessuno ha commentato questo racconto.
Ciao
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Secondo e anche terzo … È un record 😄😄😄 Un cuoricno a te e uno a ⭐️ 💕
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D’ora innanzi mi firmerò: mostro sacro. Magari ti spaventi… 😀
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😂😂😂
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